Tutto è iniziato con un primo incontro giovedì, prima della partenza, quando insieme ai ragazzi abbiamo condiviso alcuni pensieri sul Giubileo, iniziando a scrivere Roma. Poi abbiamo aggiunto la parola Giubileo e Speranza, da qui sono nati pensieri interessanti con cui ci siamo caricati bene in vista della partenza.

Ad accompagnare i ragazzi e le ragazze di CER, CEM e GApp, eravamo io e Davide, insieme al mitico volontario Franco Maggio, che ci ha accompagnato in questa bellissima esperienza, una presenza molto positiva e significativa.

Arrivati a Roma siamo stati accolti nella casa Salesiana; dopo pranzo, con un gruppo di Bari, siamo andati a visitare San Giovanni in Laterano: qui una guida ci ha spiegato le varie parti della basilica, poi siamo passati per la Porta Santa. questo momento è stato molto toccante perché la persona che ci ha fatto da guida ha spiegato l’importanza e il significato del gesto, cosi sono nati i primi pensieri e riflessioni, a cominciare dal sentirsi liberi di farlo o meno. Scegliere di farlo ha portato all’impegno di avvicinarsi a Gesù e cercare di seguirlo. Tutti hanno partecipato con interesse.

Non avendo stabilito un programma preciso, abbiamo deciso di andare in San Pietro: l’ingresso nella monumentale e maestosa basilica è stata un’esperienza ineffabile, lì abbiamo visto lo stupore negli occhi dei ragazzi, è stato veramente magnifico!
Non ero mai entrata, quindi è stata un’esperienza incredibile anche per me, ma quello che mi ha davvero colpita ed emozionata è stato veder la meraviglia dipinta sui volti dei nostri ragazzi.

La sera siamo andati a cena in una locanda a gustare piatti tipici romani e la nostra bella compagnia. Dopo cena ci siamo goduti un lungo giro nei luoghi iconici della capitale: piazza di Spagna, Fontana di Trevi, l’Altare della Patria… Serata intensa!

A mezzanotte eravamo a casa, stanchissimi, ma pieni di stupore, gioia e gratitudine per le belle cose viste e le forti emozioni vissute.
Il giorno dopo Federico e Davide erano attesi per l’intervista alla Radio Vaticana: noi eravamo in giro per prendere dei souvenir, avevamo il link (https://www.youtube.com/watch?v=d9ci1RochnM&t=6s) per vedere la diretta, quindi ci siamo fermati e ci siamo goduti il momento. Anche questo è stato molto emozionante, vedere la partecipazione dei ragazzi ci ha fatto sentire come una famiglia.

Durante il viaggio di ritorno, con il gruppo delle ragazze abbiamo affrontato anche argomenti più profondi, sulla vita, sulle esperienze personali, sulle prospettive future. Il gruppo, formato anche da ragazze che non conoscevo e non si conoscevano, se non superficialmente, ha condiviso un’esperienza così positiva da chiedere di replicare al più presto, con modalità anche diverse.

La parola adesso va a Federico che dice di aver vissuto una bella esperienza, già mentre era in viaggio: in questo frangente hanno avuto l’opportunità di parlare di argomenti importanti, come la situazione politica attuale, le guerre in atto, ma anche giochi semplici e divertenti da fare insieme in auto.

Mi ha colpito molto la bellissima accoglienza che ci è stata riservata e sono veramente contento dell’esperienza che abbiamo fatto. Adesso, come il Giubileo invita a fare, sto pensando a un gesto di carità: insieme agli educatori vorrei cercare un’attività di volontariato che possa permettermi di esprimere e concretizzare l’impegno preso.
Tornati a casa, ripensando a quanto vissuto in quei due giorni, abbiamo provato a scrivere una preghiera, di cui vogliamo condividere una parte.

Caro Gesù, ti ringrazio per la Storia che hai pensato per me e per tutto il bene che mi hai donato e mi donerai. Ti ringrazio anche per l’avventura da pellegrino che ho vissuto: mi sono molto divertito con persone con cui di solito non parlo, perciò ho potuto scambiare due parole e conoscerle meglio.
Silvia Borra