C’è una tranquillità relativa nel salone della CER, sono le 17, l’ora della merenda: Sara propone una sbriciolata e fa centro con i gusti dei ragazzi appena tornati da una giornata di estate ragazzi in oratorio (https://www.donboscocasale.it/in-arrivo-lestate-ragazzi-2024/).
Gustando la sua merenda, Fede dice che il centro estivo al Valentino è divertente, si gioca, ci sono tanti ragazzi: “Ho trovato tanti amici, con uno in particolare mi trovo molto bene, è venuto a passare il sabato in comunità e poi la sua famiglia mi ha invitato a trascorrere la serata con loro. Siamo andati a mangiare una pizza tutti insieme” conclude con un gran sorriso incorniciato da piccoli frammenti di biscotto.
Al tavolo c’è Kevin che, finito l’esame di terza secondaria di I grado, si è buttato nella mirabolante avventura di animazione come FSA: “Eh sì, facciamo tante cose, aiutiamo gli animatori in modi diversi, io a volte faccio i gruppetti per i giochi. Si fanno nuove amicizie ed esperienze, è proprio bello!”
Dalla porta della cucina, Sara osserva compiaciuta il successo della sbriciolata che ha preparato, poi si unisce a noi in salone e racconta del suo stage in gelateria : “Bellissimo! Mi trovo bene con i proprietari della gelateria. Quando faccio il turno del mattino facciamo i gelati. All’inizio non volevo fare niente, neanche le cose che sapevo fare perché le avevo imparate a scuola, ma solo perché avevo paura di sbagliare; adesso invece lavoro più in autonomia”.
“Servire al banco mi piace molto, sto imparando cose che non sapevo, come fare i coni o modellare il gelato nelle vaschette. E poi stare al banco a volte può essere divertente, ma bisogna essere sempre professionali, anche se certe volte ci sarebbe proprio da ridere…” conclude sorridendo soddisfatta e un po’ compiaciuta.
Intanto Anwar ha finito i suoi esercizi di fisica: “Devo studiare per recuperare matematica e fisica, oltre agli educatori, mi aiuta Simona, una volontaria di Harambée, mi spiega le cose che non capisco, mi fa vedere come fare gli esercizi, poi continuo da solo. Sono diventato più autonomo e responsabile. Adesso poi ho fatto il CV perché vorrei cercare un lavoretto, avendo acquisito nuove competenze con la frequenza al laboratorio di falegnameria che ha l’obiettivo di preparare al lavoro, facendoci sperimentare e insegnandoci a rispondere alle richieste di un qualunque contesto lavorativo. Ho capito che bisogna imparare a essere puntuali, precisi, rispettosi, responsabili, collaborativi e tanto altro…”
Come lui, altri ragazzi frequentano questo laboratorio che vuole dare un’occasione di formazione al lavoro, in un contesto protetto e controllato, ma al tempo stesso assolutamente reale e realistico.
Sono quasi le 18 e Myriam rientra dalla sua giornata lavorativa: sta facendo uno stage formativo in uno studio di estetica e benessere della persona; è visibilmente soddisfatta della sua esperienza e ne parla volentieri.
“Sto imparando cose nuove, anche modi diversi di fare le cose ; mi stanno insegnando tecniche diverse e soprattutto mi danno la possibilità di occuparmi in prima persona delle clienti. Sempre sotto la supervisione della responsabile., per esempio, ho cominciato a fare la pulizia del viso. Sto arricchendo il mio portafoglio di competenze e di pratiche e sono molto soddisfatta del mio percorso. Mi sento coinvolta e valorizzata e finalmente non devo più solamente lavare asciugamani, pulire pavimenti e preparare lettini per i trattamenti. La titolare è soddisfatta del mio lavoro e mi ha chiesto di continuare anche quando ricomincia la scuola. Io voglio imparare il più possibile, fare anche il quarto anno di corso così potrò aprirmi, un giorno, il mio centro estetico!”
Ci auguriamo che i progetti di queste giovani donne e giovani uomini si concretizzino e che il loro desiderio di ritagliarsi un posto nel mondo si definisca con i colori brillanti di un futuro ricco di promesse, sfide e successi. Ma, qualora ci fossero difficoltà e inciampi, ci auguriamo che questa voglia di mettersi in gioco e di impegnarsi non venga mai meno, ma li accompagni per tutto il loro percorso.
Carolina Schiavone