Da diversi anni partecipo come volontaria alla Colletta Alimentare (https://www.bancoalimentare.it/), una bella esperienza che questa volta ho voluto condividere con i ragazzi e le ragazze di CER e GApp. Quando ho proposto loro di fare i volontari per questa occasione, hanno accettato con entusiasmo.
Condividere il momento rende più ricco di significato il gesto
Poter condividere questo momento con altri, rende questo gesto più ricco di significato, è stato bello vederli all’opera.
Ognuno di noi aveva un ruolo definito che si incastrava perfettamente con quello degli altri: c’era chi distribuiva sacchetti, spiegando il motivo della raccolta ed elencando i generi alimentari richiesti, chi ritirava la spesa donata, ringraziando per il sostegno alla raccolta, chi riempiva i pacchi pesando ed etichettandone il contenuto e chi preparava i cartoni da riempire.
All’inizio i ragazzi non si muovevano con grande disinvoltura, ma è bastato poco perché prendessero la mano e tirassero fuori il meglio di sé: tutto in un’atmosfera di grande collaborazione, tutti mossi dal desiderio di fare del bene.
Vedere degli occhi stupiti di fronte ad una signora che ha donato tutta la sua spesa, oppure l’instancabile lena nel riempire gli scatoloni, o ancora il sorriso di soddisfazione di tutti quando ricevevano – oltre alla spesa – un grazie per il loro impegno gratuito, è stato molto bello, commovente, direi.
Il bene genera bene: certi incontri, certi incroci di sguardi lasciano il segno!
Ragazze e ragazzi non si sono risparmiati, sono sempre stati impegnati a ricevere le donazioni, a riempire scatoloni e preparare bancali, emozionati e soddisfatti di vivere un’esperienza del genere che ci ha fatto sentire tutti parte di qualcosa di grande.
Qualcuno ha chiesto di poter partecipare anche alla preparazione dei pacchi per le famiglie bisognose…
Il coinvolgimento è stato grande, come per me è stata grande la soddisfazione di vedere tante ragazze e ragazzi donare il loro tempo, fare squadra e creare un’atmosfera di autenticità e gratuità.
…altri si sono prenotati per ripetere l’esperienza il prossimo anno…
Vederli contenti e soddisfatti del loro lavoro, desiderosi di raggiungermi per raccontare quello che di bello stavano vivendo, mi ha riempito il cuore di gioia e di gratitudine: il bene si vede anche nei piccoli gesti quotidiani, in un sorriso amico, nel rispetto e nel sentirsi accettati, nel lavorare insieme, in uno sforzo comune, per il bene comune.
Che poi è il senso e il significato di Harambée!
Silvia Borra