Anche noi a “Galleggia non galleggia”: sole, colori e tanta allegria!

Sotto il caldissimo sole del 16 luglio, all’imbarcadero di via Gramsci a Casale, ragazze e ragazzi di Harambée con educatrici, educatori e alcuni dei volontari che condividono momenti di quotidianità e momenti di festa con noi, si sono cimentati nella costruzione di un natante che ha partecipato alla settima edizione del carnevale acquatico “Galleggia non galleggia”, organizzato dal gruppo “Amici del Po” (https://www.amicidelpocasale.it/galleggia-non-galleggia-2023-il-racconto-per-immagini/).

Si tratta di una festa popolare che ha lo scopo di far riscoprire la bellezza del nostro fiume coinvolgendo persone di tutte le età, che si incontrano e si cimentano nella costruzione di imbarcazioni fatte solo con cartone e nastro adesivo forniti dall’organizzazione. Non c’è competizione, solo colori, gioia, festa, tutti insieme. E un gran caldo, aggiungono i ragazzi!

“A parte il caldo, ci siamo divertiti un sacco. c’erano tantissime persone, ci siamo dati da fare, ci hanno aiutato anche i volontari di Harambée…”, dice una delle ragazze che ha partecipato a questo appuntamento con il carnevale acquatico di Casale (https://www.comune.casale-monferrato.al.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11968).

È stata un’esperienza stancante ma divertentissima. Il sole ed il caldo non ci hanno lasciato tregua per tutto il giorno, ciò nonostante i nostri ragazzi e le nostre ragazze, seppur a tratti visibilmente affaticati, ci hanno messo molto impegno, forse anche più di tanti altri concorrenti.

Considerando in effetti che quest’avventura è stata avviata un po’ in ritardo rispetto agli altri, questo ha fatto sì che non fossimo completamente centrati su quel che dovevamo fare….

E chi l’ aveva mai costruita una barca di quelle dimensioni con del cartone?

L’idea del nome del natante è stata di Davide: “messaggio in bottiglia”!

Ovviamente i ragazzi dovevano cimentarsi nel costruire un imbarcazione a forma di bottiglia e mentre loro, uomini duri, armeggiavano con forbici, cartone e scotch, le dolci donzelle dall’altra parte scrivevano messaggi poetici sulle tuniche che avrebbero indossato i Boys durante la navigazione.

Una lode e un grazie anche ai volontari che ci hanno deliziato durante tutta la giornata con frutta,  dolci e focacce in quantità.

Arrivata l’ora della gara qualche nostro navigante ha cominciato a sentire un po’ di pressione e nervosismo…

“E se affoghiamo subito? E se la barca affonda già in partenza?”

Insomma, tra un misto d’ imbarazzo e di eccitazione alla fine si parte. Noi siamo in riva, ragazze e ragazzi del GApp e della CER si squarciano la gola a furia di incitare a gran voce i nostri ragazzi che – come immaginavamo – non arrivano fino in fondo alla gara ma comunque quando i loro piedi toccano terra, sono visibilmente felici ed entusiasti.

Se lo rifaremo? Eccome, i ragazzi il giorno dopo già buttavano giù nuove idee di imbarcazioni e di costumi, perché, come dice il nostro marinaio Jacopo: “Questa cosa bisogna farla seriamente!”

Stare bene, divertirsi in modo sano e condividere esperienze festose e colorate è una cosa seria!

Ref. Ombretta Esposito


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