Sabato 27 gennaio, come di consueto negli ultimi anni, all’Oratorio del Valentino abbiamo partecipato “al Don Bosco Pub, eravamo tanti ragazzi e ragazze, c’erano gli animatori, i giochi… ci siamo divertiti un sacco!”
“Una serata dedicata ai giovani” dice un ragazzo del GApp, uno spazio a loro misura per trascorrere del tempo insieme, impegnati in momenti ludici e “godendo un momento di divertimento puro e sano” afferma un ragazzo della CER.
Si è cominciato a preparare la festa con giorni di anticipo, con l’aiuto di animatrici e animatori, ma anche di tante altre persone che donano il proprio tempo e le proprie competenze per arricchire l’offerta dell’Oratorio ai giovani, specie ai più fragili e in difficoltà.
Se la serata di sabato è stata pensata in funzione dei giovani, la festa di domenica ha coinvolto l’intera comunità, tante famiglie della Parrocchia – e non solo – che insieme hanno partecipato alla S. Messa celebrata dai Salesiani della casa e presieduta da don Alberto Gioia.
“Nei primi banchi c’erano i bambini dell’Aurora calcio con gli allenatori, poi il Coro che ha animato la Messa e i Cooperatori alla fine hanno letto una preghiera, tutti intorno all’altare” racconta una bella bimbetta che trotterella allegramente verso l’oratorio pronta a partecipare ai giochi che gli animatori hanno pensato per i piccoli.
“Dopo la Messa tutti in oratorio, i grandi a parlare e noi a giocare!” conclude un altro bambino, mentre corre verso cortile, richiamando i suoi amichetti con ampi gesti.
“In mezzo a tutti questi giovani che corrono, giocano, si divertono, in questo allegro chiasso, fra sorrisi, sfide di calcetto e partite di basket, non posso fare a meno di pensare che il sogno di Giovanni Bosco (il sogno dei nove anni, n.d.R. https://colledonbosco.org/home/il-sogno-dei-nove-anni/) continua…” confida una giovane mamma sorseggiando la cioccolata calda senza distogliere lo sguardo dal più piccolo dei suoi bimbi che è incerto se avventurarsi in mezzo alla mischia o restare al sicuro aggrappato all’orlo del cappotto della madre.
Infine mercoledì 31 “abbiamo visto l’ultimo pezzo del film su don Bosco, come tutti gli altri giorni” racconta una ragazza del CEM, accomodandosi su una delle sedie predisposte per accogliere ragazze e ragazzi che in preparazione alla festa sono stati invitati a vedere e riflettere su alcuni episodi della vita del santo dei giovani.
Sono tanti coloro che vivono quotidianamente l’Oratorio come spazio per giocare, crescere, imparare a stare bene e condividere con gli altri, luogo di incontro, accoglienza e educazione nel puro stile salesiano, che raccoglie e cerca di rispondere alle nuove sfide dell’evangelizzazione. Sono ragazze e ragazzi di diverse età, provenienza, cultura e situazione sociale e familiare. Sono giovani che a volte hanno alle spalle una vita difficile e un futuro tutto da disegnare e desiderare, con tante promesse e altrettante difficoltà.
Oggi come ieri il sogno continua, il cortile, l’oratorio, le case salesiane continueranno a risuonare delle voci, a palpitare delle vite dei giovani che vi troveranno rifugio, accoglienza e anche la gioia cui hanno diritto.
“La gioia è la più bella creatura uscita dalle mani di Dio dopo l’amore” diceva don Bosco.
Carolina Schiavone