Campi MGS a Les Combes e Cesana: accoglienza, amicizia, gioco, riflessione e tanto altro

Dal 10/06/2023 al 14/06/2023 sono stato al campo animatori a Les Combes (AO), insieme ad un’altra animatrice con cui fin dall’anno scorso condividiamo l’esperienza di fare animazione all’oratorio del Valentino di Casale Monferrato (http://www.donboscocasale.it/) occupandoci dei bambini di terza, quarta e quinta primaria.

Per me tutto è iniziato l’anno scorso perché avevo partecipato al Campo 1 a Pracharbon insieme ad altri animatori provenienti da tutto il Piemonte, io ero l’unico proveniente da Casale. Quest’ anno Don Alberto mi ha proposto di continuare questa bella esperienza dei campi animatori, visto che durante l’anno scolastico ho partecipato attivamente ai momenti di gruppo del sabato. Sono molto cresciuto rispetto all’ anno scorso, per cui, per il mio bene, mi ha invitato a ritornare a fare questa esperienza, visto che in questi campi integrano quello che si fa in oratorio in un modo più dinamico.

Il primo giorno, come di consueto, abbiamo fatto degli esercizi di conoscenza e dei lavori di condivisione dove bisognava raccontare il nostro vissuto all’oratorio come animazione piena, gruppo catechismo per le elementari o le medie, dopo scuola per le elementari o le medie e se si contribuiva anche con il servizio del pacco viveri ed ognuno esponeva il suo libero pensiero e la sua libera opinione su se stessi o su gli altri. La sera abbiamo cenato, giocato, fatto la doccia e siamo andati a dormire verso le ore 23:30.

I giorni successivi abbiamo condiviso esperienze diverse, come rosario, colazione, preghiera e canti, formazione teorica, riflessione, gioco, pranzo.

Al pomeriggio abbiamo vissuto momenti di gioco libero, gioco a squadre, ancora momenti di formazione e condivisione tra i gruppi, merenda, preghiera, cena. Alla sera: uso del telefono, gioco libero, serata di gioco, preghiera, doccia, a dormire, stanchi ma soddisfatti.

Personalmente ho trovato molto interessante il momento in cui si è trattato il macrotema dei giovani e il mondo della tecnologia per sensibilizzare l’uso che noi giovani ne facciamo, in modo da evitare brutte sorprese o persone malintenzionate e potenzialmente pericolose. Poi si è trattato come tema portante la Chiesa Cattolica e il significato di essere credenti facendo anche molti riferimenti a Don Bosco, il quale sosteneva che un ragazzo o una ragazza che si prendono cura e in generale offrono il proprio tempo per dedicarsi ai ragazzi o i bambini più piccoli in uno spirito salesiano, affidano ogni azione buona al Signore o alla Madonna per far si che sia un gesto concreto d’amore.

Don Fabiano Geller e Suor Carmela Busia ci hanno spiegato e fatto riflettere sul sistema preventivo di Don Bosco che vedeva l’oratorio in un modo molto gioioso, infatti nel cortile ogni animatore gioca pienamente in mezzo ai bambini e i ragazzi, nessuno è escluso, invece criticava pesantemente il sistema repressivo che rende l’oratorio ostile e invivibile, dove gli animatori non si interessano dei ragazzi e di starci insieme e molto spesso stanno solamente tra di loro.

Oltre a me, anche altre ragazze della CER hanno partecipato ai campi MGS e sono molto felici di averlo fatto. Irene, per esempio, dice: “Il primo giorno mi è sembrato noioso, avevo paura di relazionarmi con gli altri, non vedevo l’ora che finisse, poi abbiamo fatto un gioco di conoscenza, mi sono sentita accolta e mi sono sbloccata”.

Poi continua a raccontare: “Il posto era molto bello, eravamo immersi nella natura, mi porto il ricordo della passeggiata in cui siamo saliti parecchio, è stato faticoso, mi è sembrato di scalare l’Everest per la fatica, ma arrivare alla meta è stato davvero emozionante!”

“Mi è piaciuta molto anche l’esperinza delle “oasi”, momenti in cui si rimaneva soli a riflettere, in silenzio, nella natura, ma anche il dopo cena, quando cantavamo e ballavamo tutti insieme” conclude con un grandissimo sorriso.

“Anche per me è stata la prima esperienza” dice Eleonora, che ha partecipato al campo dal 15 al 19 giugno sempre a Cesana.

“Per me è stato molto divertente, ho conosciuto ragazze e ragazzi e fatto nuove amicizie. Ho scoperto tante cose nuove. Abbiamo fatto lavori di gruppo, confronti e riflessioni. In un gioco abbiamo parlato della nostra vita e della famiglia. Io, quando non conosco le persone, non parlo, invece in gruppo parlavo senza timori. Mi sono trovata bene a parlare con tanti ragazzi e ragazze. Mi porto a casa la conoscenza degli altri, ma anche di me stessa”.

“Anche per me era la prima esperienza, anch’io non volevo andare, poi è stato bello, ho conosciuto tanta gente. Ho incontrato una ragazza che, dopo il campo, si è convinta a fare l’animatrice. Anch’io non volevo fare l’animatrice, poi ho provato e adesso mi piace, è bellissimo avere tutti i bambini intorno… mi scrivono i bigliettini..” conclude soddisfatta Sara.

“Per me non era la prima volta, avevo fatto il campo anche l’anno scorso. Devo dire che è stato bello, mi sono sentito accolto, sia dai ragazzi che da chi organizzava. Quest’anno è stato più bello, abbiamo affrontato temi più belli e abbiamo fatto diversi giochi che ci hanno anche aiutato a riflettere. Uno in particolare ci ha fatto vivere le differenze fra chi ha molto, troppo e chi ha poco o niente… qualcuno è rimasto senza merenda!” conclude Jacopo spiegando che le risorse erano state distribuite in modo non equo fra i gruppi presenti, come accade nel mondo fra paesi più o meno ricchi e paesi più o meno poveri.

Ringrazio di cuore per aver avuto l’opportunita anche quest’anno di incontrarci a campeggiare in montagna, nella gioia, nel divertimento e in un armonia avvolgente di spirito salesiano inclusivo, ringrazio i ragazzi e le referenze che hanno fatto che questo campo si sia potuto svolgere nel migliore dei modi possibili (https://pgdonbosco.it/campo-2-a-les-combes-le-foto/).

Per tutti è stata un’esperienza molto importante e bellissima, aspettiamo i campi del prossimo anno!

Cristian Raimondo Parraco

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