Dal 16 al 18 dicembre 2022, io, Luca, Adil e Muslum siamo andati in Umbria, a Roccaporena, per partecipare ad un incontro di careleavers nell’ambito del progetto di Agevolando (www.agevolando.org).
Siamo partiti da Casale prima dell’alba, siamo andati a Torino, dove ci aspettavano Andrea e Giorgio, i nostri “mentori”; abbiamo fatto un bel viaggio, con la musica nelle orecchie, a chattare con amici o fidanzata, a guardare fuori dal finestrino paesaggi incantevoli e scorci promettenti (io, che sono appassionato di storia dell’arte, ho catturato qualche immagine, ripromettendomi di tornare e fermarmi per godere anche una parte dell’enorme patrimonio artistico di Firenze e di Roma!).
Nel primo pomeriggio siamo arrivati a Roma, qui ci siamo riuniti a ragazzi e ragazze provenienti da altre parti d’Italia e insieme siamo partiti per l’Umbria, diretti a Roccaporena, al santuario di Santa Rita, su un bus privato: per me e per Muslum era la prima volta che partecipavamo a questo tipo di esperienza, perciò ci siamo presentati a tutti.
Nei due giorni seguenti ci sono state proposte diverse attività: abbiamo affrontato il tema della solitudine, provando a mettere in scena, con musica e azioni, un momento in cui questa aveva “prevaricato” nelle nostre vite. Per liberarci di questo peso, abbiamo indossato molti strati di vestiti e, a ritmo di musica, dovevamo liberarci di questi abiti e creare un personaggio che usciva da dentro di noi, tutto questo facendosi anche aiutare dal proprio vicino.
Abbiamo poi “messo in scena” una situazione in cui il gruppo ha trovato il modo, con parole che potessero essere di conforto, di far avvicinare una persona sola, affinché non lo fosse più; per finire, partendo da una poesia che definiva la solitudine nella sua dimensione negativa e distruttiva (“luna congelata” e “privazione d’amore”), abbiamo creato uno striscione con frasi, disegni, dediche e tutto ciò che volevamo esprimere riguardo l’argomento.
Nei due giorni abbiamo avuto modo di fare un’escursione nel territorio e visitare il piccolo centro e le due chiesette dedicate a Santa Rita, la santa dell’impossibile, mentre le serate sono state animate da balli e canti. Infine, l’ultimo giorno, dopo un giro alla rocca (ho scoperto che la santa ha vissuto qui, anche se il suo nome è legato a Cascia, che è un paese più conosciuto), abbiamo messo in scena lo spettacolo che avevamo preparato e, dopo pranzo, siamo ripartiti per Roma.
Scesi dal bus, prima di proseguire ognuno verso la sua destinazione, ci siamo salutati e scambiati i numeri di telefono e i profili Instagram, per poterci tenere in contatto in futuro.
Questa esperienza, da cui è stato tratto un video (www.youtube.com/watch?v=IhUhnC6n7HQ), è stata molto bella, ci ha dato molto e per questo vorrei ringraziare chi l’ha organizzata, chi ha fornito il suo servizio, chi ci ha ospitato.
Al momento di salutarci, ci siamo dati appuntamento alla prossima primavera, per replicare tutti insieme!
Ref: Cristian R. Parraco