Harambée ancora in RET3!

Anche quest’anno, ragazze e reagazzi di Harambée partecipano al progetto RETE!, REfugee TEams (htt://www.figc-rete.it), proposto dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio.

L’iniziativa è rivolta a giovani accolti nei progetti SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione), nelle strutture di accoglienza, nelle Comunità Alloggio e nelle Case Famiglia.

Fra gli obiettivi che ci si pone c’è l’utilizzo del gioco del calcio come strumento di educazione, formazione e integrazione, la creazione di un modello di integrazione attraverso la partecipazione di giovani italiani e stranieri in squadre miste, l’attivazione di sinergie con società sportive locali e il sempre maggior coinvolgimento dei partner istituzionali e degli sponsor per aumentare la visibilità di tutti gli eventi legati al progetto.

I ragazzi e le ragazze (e sì, anche le ragazze amano giocare a calcio e hanno aderito a questa ed alle scorse edizioni!) di CER, GApp, CEM, Over18 hanno confermato la loro presenza, aumentando sia nel numero che nella grinta e nella voglia di mettersi in gioco: quest’anno i partecipanti sono undici (https://accaparlante.com/harambee-vola-in-rete/).

Allenarsi a giocare, aiutarsi, crescere, imparare dagli errori: “Liberi di giocare”, “Liberi di sbagliare”

Inoltre, quest’anno, la rete di Harambée si è ulteriormente allargata: sono scese in campo altre realtà come i ragazzi dell’Aurora Calcio (http://www.pgsitalia.org) ai quali si aggiungeranno i ragazzi della società sportiva ospitante, che si allena al Campo “Bianchi”, dove si trova una scuola di calcio. Fra gli obiettivi del progetto, infatti, vi è quello di favorire sinergie con società sportive dilettantistiche del territorio.

Si implementano, così, le possibilità di collaborazione, di conoscenza, integrazione e si arricchiscono i ruoli possibili: i ragazzi più grandi possono impegnarsi a coadiuvare allenatori e educatori nelle attività, oltre che essere fruitori, sono collaboratori, sperimentano in pieno la partecipazione attiva, donano il loro tempo e le loro competenze ed ottengono un riconoscimento che costruisce identità, al di là della nazionalità e dello status sociale.

Il gioco è un diritto per ogni bambino, come dice l’art. 31 della Convenzione ONU (https://www.unicef.it/convenzione-diritti-infanzia/)

Per noi operatori delle strutture di accoglienza, poi, è stato attivato un Corso Entry Level in Social Football, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Questa è stata un’occasione formativa molto intensa e interessante, siamo stati accompagnati in un percorso informativo ed esperienziale che ci ha dato validi strumenti per comprendere alcune dinamiche emotive e relazionali dei ragazzi e come utilizzare l’allenamento e il gioco del calcio per creare benessere e un circolo virtuoso che coinvolge diversi attori, non solo i diretti interessati, cioè ospiti e operatori delle strutture di accoglienza e tecnici sportivi.

Un momento della serata

La serata di giovedì 2 marzo è dedicata alla lettura del regolamento, con relativa spiegazione del progetto, un momento conviviale in cui si mangia la pizza tutti insieme e, per finire, la visione del film sulla vita di Roberto Baggio.

Il prossimo passo sarà cominciare gli allenamenti, prima all’Oratorio del Valentino, poi al Bianchi; per maggio sono previsti i primi incontri e tornei, territoriali e interregionali; a giugno o settembre l’evento nazionale, a Roma.

Imparare a stare bene insieme, a divertirsi e a giocare con fair play sarà la più bella vittoria!

Ref. Lorenzo Lesca

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